- 2 Giugno 1946 - VOTO ALLE DONNE
Per la prima volta in Italia, le donne sono ammesse a votare alle elezioni politiche. Il decreto che sancisce questo diritto è il n. 74 del 1946, e le consultazioni si tengono proprio in quei giorni (il 2 e il 3 giugno) per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente e per il Referendum sulla scelta tra monarchia e repubblica.
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- 1948 - Costituzione della Repubblica Italiana e Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Il primo Gennaio, con l’entrata in vigore della Costituzione, vengono riconosciuti diversi e rilevanti principi, come l'uguaglianza e pari dignità sociale senza distinzione di sesso, parità di retribuzione e di diritti in ambito lavorativo per donne e uomini, accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza.
Il 10 Dicembre dello stesso anno viene adottata dall’Assemblea generale dell’ONU la Dichiarazione Universale dei diritti umani, la quale sancisce che ad ogni individuo spettino tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella Dichiarazione, senza distinzione alcuna, neanche di sesso.
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- 4 Novembre 1950 - Convenzione Europea dei diritti umani
A Roma viene firmata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali, che prevede che il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella Convenzione siano assicurati senza nessuna discriminazione, compresa quella fondata sul sesso.
L'anno successivo, nel 1951, la Conferenza generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro adotta la Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione tra manodopera maschile e femminile al fine di garantire un lavoro di pari valore.
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- 20 Febbraio 1958 - Legge Merlin
Con questa legge vengono abolite le “case chiuse” e stabilite misure di contrasto allo sfruttamento della prostituzione, prevedendo i nuovi reati di sfruttamento e favoreggiamento, ma sopratutto prevedendo l’assistenza e la rieducazione delle donne che ne sono vittime.
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- 19 Dicembre 1968 - Abolizione del reato di adulterio
Con una sentenza della Corte Costituzionale n. 126/1978, l’adulterio, precedentemente contemplato solamente per le donne, non è più considerato reato.
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- 1 Dicembre 1970 - Introduzione del divorzio
Con la legge Fortuna-Baslini viene introdotto il divorzio in Italia. Il tentativo di abrogazione effettuato tramite il referendum del 13 e 14 maggio del 1974 fallisce (prevalgono i no con una maggioranza di circa il 60%).
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- 16 Marzo 1971 - Legalizzazione della contraccezione
Con la sentenza della Corte Costituzionale n. 49/1971 viene dichiarato illegittimo ll'articolo che puniva l’incitamento alle pratiche contro la procreazione. Da questa data quindi la propaganda anticoncezionale e la vendita dei contraccettivi non sono più illegali.
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- 19 Maggio 1975 - Riforma del diritto di famiglia
Viene riformata in profondità la struttura giuridica della famiglia, adeguando le previsioni del codice civile al principio di uguaglianza giuridica e morale dei coniugi. La legge introduce la comunione legale dei beni, e elimina finalmente l’istituto della dote.
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- 9 Dicembre 1977 - Parità sul lavoro
Con la legge 903/1977 viene riconosciuto alle donne il diritto di svolgere qualunque tipo di lavoro e a parità di trattamento con gli uomini. Viene inoltre vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quel che riguarda l’accesso al lavoro, in tutti i settori e in tutti i livelli della gerarchia professionale.
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- 22 Maggio 1978 - Legge sull'aborto
Grazie alla famosa legge 194/1978 viene consentito alla donna, nei casi previsti e in anonimato, di poter ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza in una struttura pubblica nei primi 90 giorni di gestazione. Anche in questo caso c'é stato un tentativo di abrogazione tramite il referendum del 17 maggio 1981, che tuttavia fallisce con una netta prevalenza di no (88% circa).
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- 5 Agosto 1981 - Abrogazione del matrimonio riparatore e dell'omicidio d'onore
Decisamente in ritardo rispetto ai tempi, vengono abrogati l'articolo sul matrimonio riparatore, che estingueva il reato di violenza sessuale perpetrata su una donna, e quello di omicidio o lesione personale a causa di onore.
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- 20 Dicembre 1993 - Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne
L’Assemblea generale dell’ONU adotta la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, che include nella nozione di violenza quella fisica, sessuale e psicologica perpetrata in famiglia, sul luogo di lavoro, a scuola ovvero quella perpetrata dallo Stato.
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- 15 Febbraio 1996 - La violenza sessuale diventa reato CONTRO LA PERSONA
Il reato di violenza sessuale smette di essere annoverato solo tra i delitti contro la moralità pubblica e il buon costume: diventa delitto contro la persona e vengono anche introdotti nuovi tipi di reato. Pochi anni dopo, il 15 Dicembre 1999 l'Assemblea Generale dell'ONU proclama il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
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- 30 Maggio 2003 - Parità di genere come principio costituzionale
La Repubblica si impegna a promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. Questi provvedimenti vengono poco dopo la Carta di Nizza, che nel 2000 ha stabilito la non contrarietà a misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato.
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- 23 Febbraio 2009 - Reato di stalking
Con il decreto 11/2009 vengono previste misure di contrasto alla violenza sessuale e agli atti persecutori (stalking). Viene infatti introdotto il nuovo reato di atti persecutori.
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- 18 Gennaio 2017 - Commissione di inchiesta sul femminicidio
Viene istituita in Senato una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere.
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- 19 Luglio 2019 - Codice rosso contro la violenza sulle donne
Si istituiscono in queste data forme più tempestive di tutela delle vittime di violenza domestica. Inoltre, vengono introdotti nuovi reati, come la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, costrizione o induzione al matrimonio, deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso.
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Nei prossimi anni sarà molto importante tenere alta l'attenzione sulla questione femminile e sulla parità di genere, poiché i casi nel Mondo così come in Italia - dove molto spesso compaiono Referendum volti a limitare la libertà delle donne - ci mostrano come questi diritti possano ancora troppo facilmente messi a rischio.
